Fra gli incentivi fiscali dedicati alla casa, il bonus facciate è sicuramente uno dei più appetibili. Poter usufruire di una detrazione del 90% rappresenta una ghiotta occasione per ristrutturare la facciata del proprio immobile e un gesto d'amore per restituire bellezza ai nostri centri.
Cos'è il Bonus Facciate
Il Decreto Rilancio è legge dal 17 luglio 2020 e prevede, oltre al famoso Bonus 110%, un'importante agevolazione fiscale per il ripristino delle facciate senza limiti di spesa. L'incentivo consiste in una detrazione dell'imposta lorda (Irpef o Ires) del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali.
Per accedere allo sconto fiscale, l'immobile deve essere ubicato nelle zone A e B (previste dal decreto ministeriale 1444/1968). Nello specifico:
- nella Zona A sono comprese le aree a carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale del territorio e le aree circostanti;
- nella Zona B le altre parti del territorio edificate, anche solo in parte;
- la legge di Bilancio 2020 esclude le aree di espansione urbanistica, gli immobili di tipo agricolo e gli edifici in aree industriali;
Quali sono i lavori ammessi dal Bonus Facciate
Il Bonus Facciate fa riferimento al cosiddetto “decoro architettonico” e si applica al rinnovamento e al consolidamento della facciata esterna (la parte anteriore, frontale e principale della struttura), ma anche alla pittura o tinteggiatura della stessa, nonché alle opere su balconi, fregi, ornamenti, grondaie, pluviali, parapetti e cornici. Quindi non solo un intervento “di facciata”, ma anche di consolidamento, ripristino e restauro.
Le spese correlate, come i materiali per gli interventi, sono incluse nell'agevolazione, così come progettazione, perizie e sopralluoghi, il rilascio dell'Attestato di Prestazione Energetica, l'installazione di ponteggi, lo smaltimento dei materiali, l'Iva, le imposte di bollo, l'occupazione di suolo pubblico, eccetera. E nel campo dei materiali oggi esistono soluzioni ad alto valore tecnologico per rispondere a queste esigenze.
L'agevolazione riguarda, quindi, tutti i lavori effettuati sull'involucro esterno visibile dell'edificio, sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell'edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno), per dare maggiore valore e pregio al patrimonio edilizio del Belpaese.
Sono infine oggetto di agevolazione gli interventi sulle strutture opache della facciata complessiva dell'edificio: influenti dal punto di vista termico o che interessano oltre il 10% dell'intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell'edificio. Restano invece fuori le spese sostenute per sostituire vetrate, infissi, portoni e cancelli.
L'ESPERTO CONSIGLIA
- Linea Ripristino CVR: Malte per interventi di ripristino strutturale, ad elevata stabilità dimensionale ed eccellente durabilità di elementi in cemento armato.
- Linea Intonaci CVR: Intonaci di sottofondo a protezione della muratura disponibili in diverse tipologie, dal cementizio alla sola calce per l'esecuzione di intonaci ad elevato standard qualitativo specifico per la bioedilizia e il restauro.
- Linea Rasanti CVR: Rasanti di varia natura che garantiscono la realizzazione di finiture di pregio di eccellente livello estetico.
- Linea Colore CVR: Primer, pitture, intonaci di finitura in pasta, bianchi o colorati, a base calce, acrilica, ai silicati o silossanica.
Chi può accedere al Bonus Facciate
Possono usufruire dell'agevolazione tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, soggetti Irpef (Imposta sulle persone fisiche) e soggetti passivi Ires (Imposta sul reddito delle società), che possiedono a qualsiasi titolo l'immobile oggetto di intervento. La detrazione non spetta a chi possiede esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva.
Cosa fare per ottenere la detrazione del 90%
Occorre effettuare il pagamento mediante bonifico bancario o postale (anche “on line”) dal quale risulti:
- la causale del versamento;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori);
Solo per gli interventi di efficientamento energetico, i contribuenti sono tenuti ad acquisire e conservare:
- l'asseverazione, con la quale un tecnico abilitato certifica la corrispondenza degli interventi effettuati ai requisiti tecnici previsti per ciascuno di essi;
- l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) per ogni singola unità immobiliare per cui si chiede la detrazione;
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali costanti.
Scarica qui tutte le informazioni normative e tecniche per chiedere il bonus.
In conclusione, se hai l'intenzione di ristrutturate la facciata esterna del tuo edificio posto in un'area a carattere storico-artistico o in altre aree previste dalla legge, per tutto il 2021 puoi accedere al Bonus Facciate con aliquota del 90% e senza limiti di spesa. L'incentivo per il decoro urbano si affianca al Superbonus 110% per l'efficientamento energetico e per l'adeguamento sismico degli edifici. Ricordati che i materiali edili per gli interventi di restauro, pulitura e tinteggiatura rientrano nell'agevolazione.
Per conoscere meglio tutti i prodotti CVR, contattaci!
Quanto pubblicato è frutto di un'accurata selezione delle fonti, ciò nonostante i dati riportati sono forniti a puro titolo informativo senza alcun tipo di garanzia. CVR declina espressamente ogni responsabilità relativa alle conseguenze di qualsiasi decisione o azione intrapresa sulla base delle informazioni presenti in questo documento. Ai fini dell'ottenimento dei bonus occorre fare riferimento alle guide ufficiali dell'Agenzia delle Entrate.